Andrea Beltratti è stato nominato all'unaminità presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. È quanto riferiscono fonti vicine alla banca al termine della riunione del consiglio di sorveglianza. Beltratti, 51 anni, succede a Enrico Salza. Il consiglio di sorveglianza ha inoltre confermato Corrado Passera nel ruolo di consigliere delegato «la migliore garanzia di continuità e di saggezza per la banca», ha proseguito Varaldo che ha anche ricordato il grande ringraziamento espresso dal consiglio di sorveglianza al presidente uscente Enrico Salza.
«Il Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo - ha poi comunicato l'istituto - riunitosi oggi
al completo dei suoi componenti sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, ha inoltre
unanimemente espresso un grande riconoscimento e un sincero ringraziamento all'Ing. Enrico
Salza. Oltre allo straordinario merito di essere stato artefice della fusione da cui è nata la banca,
secondo un progetto da lui concepito in una prospettiva di respiro nazionale e internazionale,
l'ing. Salza, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Gestione, ha dato un contributo
determinante al successo del primo triennio di vita di Intesa Sanpaolo, superando le difficoltà di
una integrazione estremamente complessa e in un contesto di mercato critico».
Il nuovo consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo è quindi composto dal presidente Andrea Beltratti, dal vicepresidente vicario Marcello Sala, dal vicepresidente Giovanni Costa, da Corrado Passera (indicato consigliere delegato), da Paolo Campaioli, Roberto Firpo, Emilio Ottolenghi, Aureliano Benedetti ed Elio Catania. Complessivamente la nuova formazione è composta da 9 consiglieri contro i precedenti 11.
«Andrea Beltratti acclamato presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo è il tangibile riconoscimento della capacità di aggregazione della proposta della Compagnia di San Paolo», ha commentato il presidente della fondazione torinese, Angelo Benessia. «Le fondazioni azioniste hanno saputo esprimere anche in questa occasione la loro grande vocazione all'autonomia quali insostituibili corpi intermedi e la loro naturale coesione che costituisce garanzia di stabilità e di serenità per il management e per tutti coloro i quali lavorano con grande impegno per il successo della Banca», ha concluso Benessia.
Beltratti ha incontrato oggi a Roma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Lo ha confermato lo stesso Beltratti. Sul colloquio ha spiegato: «Confermo l'incontro ma preferisco mantenere il riserbo». Sull'impegno che lo attende, al termine di una fase di forte turbolenza proprio per la gestione delle candidature per l'organo di gestione della banca, Beltratti ha detto: «Farò il possibile per avere rapporti collaborativi e fattivi con la Compagnia di Sanpaolo e con tutti gli azionisti».
La presidenza del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato, è «incarico impegnativo, che cercherò di portare avanti con grande dedizione e spirito di servizio. L'unanimità - ha aggiunto - mi fa piacere, farò il possibile per essere all'altezza delle aspettative. Da domani mattina comincerò a leggere, a prepararmi in vista del primo consiglio di insediamento. E' ancora troppo presto per dare indirizzi».
Si mette dunque la parola fine a una pagina difficile per il gruppo bancario, caratterizzata da aspre polemiche e all'interno del suo principale azionista (la Compagnia San Paolo), dalla rinuncia seccata del candidato favorito (Domenico Siniscalco), i botta e risposta in casa del Pd per l'appoggio del sindaco di Torino Sergio Chiamparino (che ha commentato la nomina definendola «è un segnale di rinnovamento importante») all'ex ministro dell'Economia e infine l'affermazione di Beltratti, che all'inizio doveva essere nominato solo consigliere. D'altronde, l'emergenza imposta dai mercati entrati in una fase di massima turbolenza sull'onda della crisi greca, non consentiva di procrastinare ancora una nomina così importante per la seconda banca del paese.
Indiscrezioni dell'ultim'ora sottolineavano l'unanimità delle fondazioni socie su Beltratti, torinese e bocconiano, quasi a sancire una ritrovata intesa sull'asse Milano-Torino, in questi giorni messa a dura prova da chi rimproverava un eccessivo peso meneghino nel gruppo bancario.
Vertice Intesa Sanpaolo, Beltratti all'ultimo test